La Laserterapia (dall’acronimo inglese “Light Amplification by Stimulatied Emission of Radiation”) è una pratica terapeutica, conosciuta ed apprezzata per i buoni risultati che permette di raggiungere nel settore fisioterapico.
La Hilterapia è una laserterapia innovativa che si usa per curare i dolori muscolari e ossei, e che si basa su un particolare tipo di laser a stato solido: il laser Nd:YAG ovvero laser neodimio YAG (YAG è un acronimo dei termini inglesi Yttrium Alluminium Garnet, granato di ittrio e alluminio). Il funzionamento di questo dispositivo laser si basa sostanzialmente su tre componenti: il materiale attivo, la sorgente di attivazione e la camera di risonanza; il materiale attivo è una miscela di neodimio e YAG, la sorgente di attivazione procura l’energia al materiale attivo mentre la camera di risonanza è un dispositivo cilindrico che grazie a un sistema di specchi consente l’amplificazione delle onde elettromagnetiche della luce laser. Il laser Nd:YAG emette un fascio luminoso con lunghezza d’onda all’interno dell’infrarosso (1064 nm) ad emissione pulsata che rispetto ai laser tradizionali può agire più in profondità; questo fa sì che l’Hilterapia (High Intensity Laser Therapy) possa erogare radiazioni più intense e potenti senza danneggiare cute e sottocute con un eccessivo riscaldamento.

Principali Effetti:

  • Effetto fotochimico: la Hilterapia è biostimolante, perché innalza lo stato energetico e riattiva la risposta dell’organismo contro i danni cellulari: questo perché le radiazioni dell’Hilterapia agiscono su alcuni enzimi presenti nelle cellule, che stimolano la produzione di acidi nucleici e proteine e gli scambi metabolici con altre cellule.
  • Effetto fotomeccanico: un altro beneficio prodotto dall’Hilterapia consiste nel propagare per mezzo del laser delle onde elastiche che seguono l’impulso generatore e stimolano il tessuto.
  • Effetto fototermico: l’aumento della temperatura dei tessuti induce una stimolazione della circolazione con aumento dell’apporto di ossigeno nelle zone danneggiate.

L’Hilterapia è efficace nel trattamento delle patologie dolorose su base degenerativa che interessano l’apparato muscolare e osseo: patologie a carico della colonna vertebrale, dei tendini, contusioni e lesioni muscolari, contratture, terapia del dolore e terapia trofica e rigenerativa (piaghe da decubito, processi degenerativi dei tendini e delle articolazioni). L’Hilterapia è utilizzata con successo durante gli stadi infiammatori e ne riduce il dolore.
Hilterapia è dedicata al trattamento delle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico situate nei piani più profondi, in particolare delle patologie articolari. È quindi ideale per affrontare l’artrosi e tutte le patologie dolorose e infiammatorie che affliggono ginocchio, spalla, anca, caviglia, colonna vertebrale, gomito e mani. Viene impiegata nelle terapie riabilitative per il recupero da distorsioni, lesioni tendinee, tendiniti, borsiti, esiti di traumi. Hilterapia prevede un approccio globale alla patologia del paziente: il trattamento è infatti allargato a tutto il comparto muscolare interessato, localizzato sui punti trigger e direttamente sulla patologia: viene stimolata così un’azione simultanea sulla triade infiammazione-edema-dolore. Consente di recuperare efficacemente e in tempi brevi la funzionalità compromessa da un intervento chirurgico, da un trauma o da una frattura, e di riacquistare una buona qualità di vita. Assicura risultati immediati e percepibili, fin dalla prima applicazione, con effetto analgesico, decontratturante, antinfiammatorio e drenante. Hilterapia combatte contemporaneamente il sintomo – il dolore – e la patologia, grazie al trasferimento in profondità, veloce e sempre controllato, dell’energia; favorisce la riparazione dei tessuti, consente di rispettare il tempo di rilassamento termico di questi ultimi, per assicurare la massima sicurezza del trattamento. Hilterapia è sinonimo di efficacia e sicurezza terapeutica e di benessere immediato per il paziente.

Indicazioni
  1. Artrite reumatoide:
    La laserterapia induce una soppressione dell’infiammazione nella membrana sinoviale affetta da artrite reumatoide e della distruzione del tessuto connettivo.
  2. Gonartrosi, artrosi dell’anca, della spalla e delle dita delle mani
  3. Tendinite della cuffia dei rotatori
    Il laser sembra avere notevole azione antalgica in caso di interessamento del sovraspinato e del bicipite con miglioramento dell’estensione attiva, flessione ed adduzione del braccio.
  4. Lombalgia
    Il trattamento laser produce un significativo miglioramento del dolore.
  5. Contusioni
  6. Cervicobrachialgie
    Si ottiene una significativa attenuazione del dolore duratura nel tempo.
  7. Ulcere da decubito
    Il laser accelera e favorisce il processo di cicatrizzazione, inibisce ila presenza di superinfezioni microbiche ed ha un effetto iperemizzante con miglioramento della detersione della ferita.
  8. Nevralgia del trigemino
    Il laser riduce il dolore e la richiesta di carbamazepina. Nelle forme secondarie ovviamente la terapia è quella necessaria a combattere il processo morboso che sta alla base della malattia.
  9. Sindrome del tunnel carpale
    Risultati clinici rivelano un sollievo del dolore e dei sintomi associati a tale sindrome.
Controindicazioni
  1. Irradiazione diretta negli occhi
    L’occhio umano è estremamente sensibile alla radiazione laser e può essere permanentemente danneggiato da raggi laser diretti oriflessi. Gli speciali occhiali di sicurezza devono essere indossati sia dai pazienti che dall’operatore.
  2. Gravidanza
    Il laser è controindicato sopra l’utero gravido. Può comunque essere usato nelle donne gravide con l’accortezza di non irradiare sopra l’addome.
  3. Neoplasie
    Non bisogna usare il laser su una lesione primaria o secondaria non diagnosticata. Il trattamento laser può essere concesso per alleviare il dolore durante lo stadio terminale della malattia, si raccomanda che ciò sia eseguito solo con il pieno consenso del paziente.
  4. Tiroide
    Il laser non dovrebbe essere usato in nessun caso sopra tale ghiandola.
  5. Emorragia
    E’ concepibile come la vasodilatazione laser-mediata possa peggiorare l’emorragia.
  6. Terapia immuno-soppressiva
    La laserterapia è controindicata nei pazienti che sono sottoposti a tale tipo di terapia farmacologica.
  7. Nei cutanei, lesioni sospette e tatuaggi
  8. Trattamenti sopra i gangli simpatici, sul nervo vago e sulla regione cardiaca in pazienti con malattie cardiache
    La terapia laser può alterare in maniera significativa la funzione neurale, ed è perciò controindicata sopra questa regione corporea nei pazienti con malattie cardiache.
Domande Frequenti
  • Q: Quali sono i tempi di trattamento?
    Un trattamento dura circa 10/15 minuti.
  • Q: Quali sono i tempi di guarigione?
    Dipende dalla patologia e dalla sintomatologia. Generalmente sin dalle prime applicazioni di Hilterapia i sintomi iniziano a diminuire, per poi scomparire o ridursi notevolmente nella maggior parte dei casi in 8-10 sedute. Alcune patologie osteoarticolari possono richiedere 15 sedute.
  • Q: L’effetto curativo dura nel tempo o è temporaneo?
    L’obiettivo della Hilterapia è quello di risolvere il problema agendo sulle cause e non soltanto sulla sintomatologia dolorosa. Ciò significa che, mentre i primi miglioramenti sul dolore sono rapidi ma temporanei, al termine dell’intero ciclo terapeutico di Hilterapia il risultato tende a essere duraturo, anche se ovviamente la durata dell’effetto dipende dal tipo di patologia.
  • Q: E’ una terapia dolorosa?
    No, non è assolutamente dolorosa. Il paziente può solo avvertire una leggera sensazione di calore durante le sedute di Hilterapia.
  • Q: Ha controindicazioni?
    La zona oculare e perioculare rappresenta l’unica controindicazione assoluta dell’Hilterapia. Ci sono poi delle particolari precauzioni d’uso nel trattamento di pazienti portatori di pacemaker, donne in stato di gravidanza, pazienti epilettici, diabetici e con neoplasie. Da evitare il trattamento in corrispondenza delle cartilagini di accrescimento, nelle aree ove vi siano emorragie attive e nelle zone coperte da tatuaggi.
  • Q: Si possono trattare pazienti diabetici?
    Sì, a patto di testare la reazione del paziente ai vari livelli di energia, in quanto il paziente diabetico ha una minore sensibilità al calore. .
  • Q: Può bruciare la pelle?
    L’impulso che compone la Hilterapia è intrinsecamente sicuro, perché rispetta il tempo di rilassamento termico dei tessuti . Tuttavia va considerato il fototipo e testata la termo-tolleranza del paziente. È noto infatti che, a parità di potenza erogata, la pelle scura assorbe molto di più la luce laser rispetto alla pelle chiara. .
  • Q: Che differenza c’è tra Hilterapia , Laser Nd:YAG e Laser a diodo 1064nm?
    La differenza tra i dispositivi Hilterapia e qualsiasi altro laser terapeutico Nd:YAG attualmente in commercio sta nel fatto che pur utilizzando entrambi una sorgente Nd:YAG, la Hilterapia sfrutta una particolare emissione pulsata, con caratteristiche uniche e brevettate, capace di veicolare elevate quote energetiche in profondità e in totale sicurezza. Tali caratteristiche di emissione ed efficacia terapeutica non sono ottenibili nè con altri laser terapeutici Nd:YAG né con laser a diodi 1064nm; quest’ultimi vengono spesso erroneamente confusi con laser Nd:YAG solo perché la lunghezza d’onda di emissione è simile. Questi laser infatti possono emettere la radiazione laser solo in modalità continua o al più continua-interrotta, hanno quindi un’azione meno profonda e inducono facilmente innalzamenti termici cutanei oltre la soglia di danno con il rischio di causare irritazioni e bruciature.
  • Q: Può essere usata nei punti di agopuntura?
    Sì, in quanto l’Hilterapia produce un effetto paragonabile allo stimolo provocato dall’ago.
  • Q: Pazienti con piercing e/o tatuaggi possono sottoporsi alla Hilterapia ?
    Sì, certo, ma le zone interessate non vanno mai trattate direttamente, in quanto il piercing riflette la radiazione Laser con possibile pericolo di esposizione indesiderata; mentre i pigmenti neri o colorati dei tatuaggi assorbono fortemente l’energia con conseguente rischio di indurre danni termici o effetti infiammatori sulla cute. Massima attenzione va prestata anche in caso di tatuaggi rimossi in quanto una certa quantità di inchiostro permane negli strati sottocutanei e può causare ugualmente effetti indesiderati.
  • Q: E’ possibile applicare la Hilterapia anche in presenza di innesti meccanici/protesi?
    In presenza di protesi in metallo di bassa o media profondità è bene non soffermarsi direttamente sulla stessa ma trattare le zone limitrofe.
  • Q: La Hilterapia può essere utilizzata in associazione con altre terapie fisiche e/o farmacologiche?
    La Hilterapia può essere utilizzata in abbinamento ad altre cure, in particolare si consiglia di associarla a una terapia manuale. Altre terapie fisiche possono trarre vantaggio dall’abbinamento con la Hilterapia , ma nel caso in cui tali terapie abbiano un effetto ipertermico, è bene attendere almeno un’ora tra una terapia e l’altra oppure è preferibile applicare le due terapie a giorni alterni. La combinazione tra Hilterapia e FANS è possibile e non ha controindicazioni a meno che il farmaco non causi nel paziente fenomeni di fotosensibilizzazione.