IL DISPOSITIVO

Dispositivo Medico attivo, di tipo non invasivo ad uso temporaneo è costruito per utilizzare, a scopo terapeutico, gli effetti biologici indotti al corpo umano da applicazioni di correnti elettriche alternate ad alta frequenza.
Le principali manifestazioni provocate dal passaggio della corrente elettrica attraverso i tessuti umani sono l’effetto chimico, la vasodilatazione, l’effetto antalgico e l’effetto termico; tali effetti sono sfruttati in ambito fisioterapico, per il recupero riabilitativo neuromotorio dei soggetti sottoposti a trattamento.
La corrente alternata generata dal dispositivo ad una frequenza di 450-680 KHz viene applicata al segmento corporeo del paziente in trattamento attraverso due elettrodi di acciaio.
Il campo elettromagnetico alternato attrae e respinge, con una alternanza di 450-680.000 volte al secondo, le cariche elettriche libere, sotto forma di ioni, presenti in ogni substrato biologico.
L’applicazione della corrente ad alta frequenza permette quindi di generare dall’interno del tessuto interessato flussi di cariche elettriche naturali denominate tecnicamente correnti di spostamento.

EFFETTI

Il risultato dell’applicazione diatermica è un riscaldamento omogeneo, sia superficiale che profondo, in seno al segmento corporeo trattato.
L’iperemia indotta apporta ossigeno ai tessuti inducendo una profonda e diffusa vascolarizzazione che ripristina i livelli metabolici endocellulari.

I VANTAGGI

Il vantaggio di questa terapia rispetto ad altre applicazioni con correnti sta nel fatto che, poiché l’energia è endogena, è possibile interessare anche strati profondi, non trattabili con trasferimenti di energia dall’esterno, per i danni causati alla cute stessa dal calore o dalle correnti emesse.
L’applicazione risulta essere altamente selettiva in quanto solo la porzione del corpo che chiude il circuito elettrico viene interessata dal campo elettromagnetico alternato generato.
Il recupero del paziente è veloce e con risultati difficilmente raggiungibili con altre tipologie di dispositivi.
La mobilitazione è raggiunta più facilmente.

TECNICA DI TRATTAMENTO

La diatermia da contatto prevede l’uso di una coppia di elettrodi in acciaio, diversi nella forma, che applicati in modo non invasivo ad un segmento corporeo del paziente consentono l’applicazione dell’energia generata dal dispositivo in modo selettivo e profondo.
La coppia di elettrodi è costituita da un elettrodo di acciaio a forma circolare da innestare su un manipolo portaelettrodo e da un secondo elettrodo in acciaio a piastra.
A differenza della piastra destinata ad essere posizionata in modo stabile, l’elettrodo circolare deve essere costantemente mosso dall’operatore, attraverso il manipolo portaelettrodo, con un leggero movimento rotatorio intorno e sul punto di trattamento, tutta la porzione del corpo compresa tra la piastra e l’elettrodo viene interessata dagli effetti dell’energia.
A differenza della piastra di acciaio l’elettrodo circolare è disponibile in due diverse tipologie da scegliere in funzione della patologia da trattare.
Un elettrodo di acciaio rivestito con materiale isolante permette di esplicare il trattamento in modo capacitivo: in questo modo si agisce specificatamente sui tessuti più molli e idratati come i muscoli e i vasi linfatici ed è indicata per il trattamento di lesioni muscolari, edemi e versamenti periarticolari.
Un elettrodo di acciaio senza rivestimento permette di esplicare il trattamento in modo resistivo: tale modalità coinvolge esclusivamente i tessuti a maggiore resistenza come ossa, cartilagini, grossi tendini.
In fase di applicazione è molto importante utilizzare una crema conduttrice da applicare in corrispondenza di entrambi gli elettrodi per ottimizzarne il contatto con la cute.

INDICAZIONI

La diatermia da contatto è particolarmente indicata per il recupero di distorsioni, lesioni tendinee, tendiniti borsiti, esiti di traumi ossei e legamentosi, distrazioni osteoarticolari acute e recidivanti, artralgie croniche di varia eziologia.
Le principali indicazioni risultano essere:

  • Algie croniche
  • Epicondiliti
  • Strappi muscolari
  • Periartriti
  • Coxartrosi – Gonartrosi
  • Pubalgia cronica
  • Sperone calcaneare
  • Riabilitazione post-traumatica
  • Lombalgie e lombosciatalgie
  • Artrosi cervicale
  • Cervicobrachialgia

CONTROINDICAZIONI

  • Portatori di pacemaker
  • Donne in gravidanza.