La Low Dose Medicine (LDM) nasce dall’incontro tra Biologia Molecolare e Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (P.N.E.I.), e si è sviluppata grazie ai risultati della Ricerca nel campo della farmacologia dei bassi dosaggi. La Low Dose Medicine è una Medicina centrata sulla persona, fondata su 3 principi guida:
- curare l’uomo e non solo la malattia;
- agire sulle cause e non solo sui sintomi;
- considerare l’uomo nella sua globalità mente-corpo e nella sua individualità.
La Low Dose Medicine prende le mosse da un’idea originale in campo medico: riportare alle condizioni fisiologiche di partenza un organismo ammalato attraverso l’utilizzo delle stesse molecole biologiche presenti normalmente nell’organismo e che, in condizioni di salute, ne controllano e guidano le funzioni.
Si tratta, appunto, di molecole molto conosciute e studiate dalla Biologia Molecolare, che le definisce, non a caso, signaling (messenger) molecules, cioè sostanze in grado di portare alle diverse cellule dell’organismo le “giuste istruzioni” per il loro corretto funzionamento.
Sono i neuropeptidi, gli ormoni, le citochine. A queste si affiancano i fattori di crescita, fondamentali molecole di regolazione e stimolo tissutale.
Le signaling molecules ed il network P.N.E.I.
A partire dai primi anni ’70, la ricerca nel campo della Fisiologia e della Biologia Molecolare ha evidenziato il ruolo cruciale delle signaling molecules in tutti i processi fisiologici e patologici. È riconosciuto a queste sostanze un ruolo decisivo nel determinismo dello stato di salute o di malattia ed è oggi acclarato che ogni patologia sia l’espressione di mutate concentrazioni, in eccesso o in difetto, di queste sostanze; tutta la ricerca mondiale in campo medico sta indirizzandosi verso lo studio delle signaling molecules, da cui dipende il destino in senso positivo (guarigione) o negativo (malattia) di molte condizioni patologiche, e sulla possibilità del loro utilizzo a scopo terapeutico.
Di pari passo con le acquisizioni sulle signaling molecules, negli ultimi anni si è assistito, in campo medico, al progressivo abbandono della concezione separazionistica e scotomizzata delle funzioni biologiche dell’organismo, per lasciare il posto ad una visione più unitaria, in conformità con i principi ispiratori della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (P.N.E.I.)
L’approccio P.N.E.I. rappresenta un vero cambiamento di paradigma in Medicina: da una concezione strettamente biomedica e specialistica della salute e della malattia si passa a una visione profondamente interdisciplinare.
Il principale elemento unificante del paradigma P.N.E.I. si esplicita nel cross-talk tra i Sistemi psico-neuro-endocrino e il Sistema immunitario. Questo è mediato da una rete complessa di signaling molecules (citochine, ormoni, neuropeptidi e fattori di crescita), veicolo delle informazioni biologiche necessarie per la regolazione complessa ed efficace delle risposte cellulari. Un alterato cross-talk, causato da uno squilibrio nella concentrazione (in eccesso o in difetto) di specifiche signaling molecules, è fondamentale, per esempio, nelle malattie infiammatorie, allergiche e autoimmuni; ripristinare la concentrazione fisiologica di molecole messaggere diviene il passaggio necessario per il recupero dell’equilibrio omeostatico fisiologico.
In condizioni di omeostasi (corrispondente allo stato di salute) le concentrazioni di queste molecole nella matrice extra-cellulare (ECM) sono comprese in un intervallo fisiologico specifico (nanogrammi- picogrammi) e le malattie possono essere considerate come espressione, conseguenza di mutate concentrazioni di queste fondamentali molecole.
“L’uso di molecole biologiche che controllano e guidano le funzioni cellulari, allo scopo di ripristinare le originarie condizioni fisiologiche, è il cuore della Low Dose Medicine ”